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Ue, mini stop alla direttiva “case green” ma l’efficienza energetica è una sfida da vincere
La direttiva Ue sulle case green vive una fase di stallo. L’Unione Europea non riesce a trovare una sintesi tra le diverse sensibilità espresse dagli stati membri. L’ultimo round negoziale a metà ottobre tra Consiglio, Parlamento e Commissione Ue ha portato a un altro rinvio per la chiusura dell’accordo, che resta in alto mare.
I punti controversi
I punti in discussione e che ancora suscitano le maggiori perplessità riguardano i target e le tappe con cui rendere più efficienti le abitazioni. Il Parlamento europeo aveva approvato una versione del testo che prevedeva regole più stringenti, con l’obbligo di raggiungere la classe energetica E entro il 2030 e la classe D entro il 2033 per gli edifici residenziali. Il Consiglio Ue, invece, ha proposto un approccio più flessibile, con standard minimi di prestazione energetica basati su una “traiettoria nazionale”.
Le modifiche concordate
In base alle modifiche concordate fin qui, gli Stati membri otterrebbero molto più margine per l’applicazione della direttiva. Ai diversi governi nazionali spetterà infatti elaborare piani da qui al 2050 (con scadenze intermedie) con target di riduzione dei consumi di energia. L’armonizzazione delle certificazioni energetiche a livello Ue, inizialmente prevista, è stata rimossa.
L’efficienza energetica degli edifici è importante per una serie di motivi, tra cui:
Riduzione delle emissioni di gas serra: gli edifici sono responsabili di circa il 40% del consumo finale di energia nell’Unione Europea, e di circa il 36% delle emissioni di gas serra. Migliorando l’efficienza energetica degli edifici, è possibile ridurre significativamente le emissioni di gas serra, contribuendo a contrastare il cambiamento climatico.
Riduzione dei costi: gli edifici inefficienti consumano più energia, il che significa che i proprietari di casa e le aziende devono pagare di più per le bollette energetiche. Migliorando l’efficienza energetica degli edifici, è possibile ridurre i costi energetici, rendendo gli immobili più convenienti da possedere e da gestire.
Migliore comfort abitativo: gli edifici poco efficienti dal punto di vista energetico possono essere scomodi da vivere, con temperature fredde in inverno e calde in estate. Con efficaci azioni di efficientamento, è possibile migliorare il comfort abitativo, rendendo gli edifici più confortevoli da vivere.
Aumento del valore degli immobili: gli edifici efficientati hanno un valore di mercato più elevato. Migliorando l’efficienza energetica degli edifici, è possibile aumentare il valore degli immobili, rendendoli più appetibili per gli acquirenti.
La situazione italiana
In Italia, il patrimonio edilizio è costituito principalmente da edifici costruiti prima del 1970 e caratterizzati generalmente da una minore efficienza energetica rispetto agli immobili costruiti più recentemente. Per questo motivo, l’Italia ha un grande potenziale di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha annunciato di aver dato mandato a un gruppo di esperti di approfondire il dossier case green.
Il futuro della direttiva
Il nuovo appuntamento istituzionale a Bruxelles per cercare di risolvere i punti critici è fissato a dicembre. Con l’imminenza delle elezioni europee e il Parlamento europeo in scadenza, la direttiva rischia di naufragare.
Il ruolo dell’industria dei cavi
L’industria dei cavi svolge una funzione importante nel supportare gli interventi di efficienza energetica degli edifici. I cavi sono utilizzati per trasportare l’energia elettrica, dal momento in cui viene generata all’utilizzo finale. Cavi più efficienti possono contribuire a ridurre i consumi energetici degli edifici attraverso queste soluzioni:
Cavi con una minore resistenza: possono trasportare più energia con meno dispersione di calore. Questo può aiutare a ridurre i costi energetici per il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici.
Cavi con una maggiore flessibilità: possono essere installati in modo più efficiente, riducendo la necessità di tagli e giunzioni, in modo da aiutare a ridurre le perdite di energia.
Cavi con un design intelligente: contribuiscono a ridurre il consumo di energia, ad esempio utilizzando materiali che si riscaldano o si raffreddano più lentamente.
L’industria dei cavi sta investendo in nuove tecnologie per migliorare l’efficienza energetica dei cavi. Tra queste, i cavi in fibra ottica, in grado di trasportare più energia con meno dispersione di calore ma anche più resistenti alla corrosione e alle interferenze elettromagnetiche, il che può aiutare a ridurre i costi di manutenzione.
L’industria dei cavi è inoltre attivamente impegnata nello sviluppo di cavi intelligenti, controllabili da remoto e in grado di identificare e risolvere i problemi di efficienza energetica, riducendo ulteriormente i consumi energetici.
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